Alluvione Bosnia Erzegovina
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martedì 27 maggio 2014
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Tuzlanska Amica ci fornisce notizie quotidiane sulle conseguenze del terribile alluvione che si è abbatuto sulla Bosnia lo scorso 15-16 Maggio 2014. Vi aggiorneremo a breve su come donare il vostro aiuto!
Tuzla, 24 Giugno 2014
Aggiornamento Tuzlanska Amica.
La vita nelle zone colpite si sta gradualmente normalizzando.
Oltre all' aiuto urgente cerchiamo di aiutare, laddove cio' e possibile, che le famiglie ritornino alla loro vita normale quanto prima.
Olga, una nostra cara concittadina, ci ha regalato l'arredamento che abbiamo donato alla famiglia Šljivić che e' stata fortemente colpita dall'alluvione. Il trasporto e' stato messo a disposizione da Željka e Zekerijah, due nostri cari amici. Abbiamo acquistato il materiale per imbiancare. Una stanza e' gia' stata imbiancata,mentre le altre lo saranno presto.
Vi inviamo le foto di tutte e tre le nostre visite a questa famiglia. E' un soddisfazione vedere che, grazie al sostegno, questa famiglia ha la speranza che la loro vita presto tornera' alla normalita'.
Abbiamo visitato anche l'accampamento improvvisato di tende a Tuzla. Anche qui' si e' visto che manca il pane- ricevono scatolette e farina pero' non hanno dove cucinare. Gli abbiamo garantito una fornitura puntuale di pane per i prossimi dieci giorni grazie alle vostre donazioni, e poi seguiremo l'andamento della situazione. Nell'accampamento non hanno il bagno, non hanno dove poter prepare il the', diciasette bambini, di cui uno che non ha ancora un'anno, vivono in condizioni disumane. Non vogliono andare in uno dei centri collettivi che il Comune gli offre e invece rimangono vicino alle proprie case cercando di proteggere le proprieta' che gli sono rimaste e sperando di essere cosi' visibili.
Sabato abbiamo visitato anche Tuholj, luogo vicino a Kladanj, che a causa delle frane per giorni e' stato isolato dagli altri villaggi. Purtroppo un'altra nostra famiglia, povera anche prima, e' rimasta con la casa fortemente danneggiata nella quale vivere e' praticamente impossibile.
Cari saluti,
Tuzlanska Amica
Tuzla, 20 Giugno 2014
Aggiornamento da Tuzlanska Amica.
Oggi e' la giornata mondiale dei rifugiati. Le stime dicono che dalla guerra ancora 43.000 persone sono in attesa di ritornare nelle proprie case. Le recenti alluvioni ne hanno sfollato, temporaneamente o definitivamente, altre 85.000. La cosa piu' triste e' che c'e' un'alto numero di quelli che sono rifugiati per la seconda volta e viene da chiedersi come faranno a trovare la forza per un'altro nuovo inizio.
L' Unione per il ritorno sostenibile e l'integrazione in BiH da deciso che oggi non ci saranno manifestazioni ufficiali, ma che centinaia di loro volontari sul campo daranno il loro aiuto nelle zone piu' colpite. L'Unione ha chiesto ai nostri politici di non approfittare di questa catastrofe per guadagnare punti politici.
Oltre ai problemi comuni che ci troviamo di fronte quando ci sono delle alluvioni, la Bosnia Erzegovina ne deve affrontare un'altro- le mine che l'acqua ha „seminato“. Anche se alcune mine sono esplose, per fortuna, per ora non ci sono vittime.
Vi mandiamo un'articolo sulle nuove mine ritrovate. Vi riportiamo la traduzione, mentre l'articolo con le foto lo trovate nella pagina sotto.
Un caro saluto, Tuzlanska Amica
Tuzla, 6 Giugno 2014
Cari amici,
eccoci di nuovo con gli aggiornamenti.
In questi giorni abbiamo avuto due visite per noi molto importanti. Sono venuti i nostri amici da anni- gli Scout Veneto, con una donazione molto utile che contiene proprio tutto quello che serve. Il loro gesto ci ha particolarmente commossi perche' di solito non fanno raccolta fondi e aiuti umanitari, pero' questa volta hanno fatto un'eccezione. Grazie Ivan, grazie Manuela, grazie Scout!
Sono venuti anche i rappresentanti di Adottando con una macchina piena di prodotti per l'igiene e dei generi alimentari. Sono ancora con noi, come sempre quando piu' ne abbiamo bisogno.
Oggi arrivano anche dalla Fondazione Alexander Langer Edi, Barbara, Giulia...
La vita poco alla volta si sta normalizzando. La gente, le cui case sono state distrutte dall'alluvione, sta tornando e cerca di diminuire i danni causati dal maltempo. Coloro le cui case sono state distrutte anche a dispetto dei pericoli che corrono, molto spesso non vogliono lasciare i loro villaggi e rimangono nelle vicinanze sperando in un miracolo. Quello che e' bello e' che per le famiglie che sono rimaste senza casa hanno gia' iniziato a costruire delle nuove in altri posti, come a Lopare e in questi giorni inizieranno a costruuire anche a Zenica. Gli altri sono ancora in attesa.
C'e' ancora dell'acqua in alcuni posti a Odzak, Orašje e un po meno a Bijeljina. I villaggi vicini a queste citta' sono stati per molto sotto acqua e l'agricoltura, che era fonte di sostentamento per molti, e' stata completamente distrutta, mentre il bestiame e' stato dimezzato.
Doboj, Maglaj e Bosanski Šamac continuano ancora a lottare contro il fango e con tonnellate di immondizia che l'acqua ha portato con se, e con tonnellate di mobili distrutti e buttati fuori dalle case. Nonostante cio' ache qui' la vita pian piano sta tornando alla normalita', la citta' viene pulita e la differenza che oggi si vede e' grande.
A Srebrenica un grande problema sono le strade che sono state distrutte dalle frane. Piccoli allagamenti ci sono stati a Potočari e intorno al ponte giallo nella zona tra Srebrenica e Bratunac.
A Bratunac, soprattutto nella zona di Konjević Polje, ci sono molte case allagate e tantie coltivazioni agricole distrutte.
L'aiuto umanitario continua ad arrivare e questa volta la comunita' internazionale e locale non sono mancate. Quello che e' evidente e' la mancanza di coordinamento degli aiuti, sicche' capita spesso che qualcuno abbia anche in abbondanza qualcosa che ad altri mancano. Per esempio,Orašje e Odzak, zone dove e' molto presente la nefropatia endemica e tante persone sono in dialisi, hanno ricevuto troppi medicinali ma quello che gli manca sono i medicinali per i pazienti in dialisi; a Maglaj per alcuni giorni la distribuzione di generi alimentari e altro necessario e' stata sospesa perche' il magazzino centrale era vuoto, mentre un gran numero di camion di aiuti sono stati distribuiti alla gente, in base a una scelta arbitraria del donatore. Da ieri continua di nuovo a essere distribuita a coloro che sono stati colpiti e l'appello lanciato dal Comune di Maglaj e' che chi distribuisce aiuti almeno passi da loro per farsi dare delle indicazioni sulle zone dove l'aiuto e' piu' necessario.
Fino a molti villaggi in tutte le parti colpite in BiH tutt'ora non si riesce ad arrivare a causa delle strade distrutte e le autorita' locali pregano che gli vengano messi a disposizioni macchianari pesanti e la benzina per permettere alla gente il passaggio.
L'aiuto umanitario che arriva a Tuzla viene distribuito in tutte le parti in Bosnia Erzegovina, in base alle necessita'. L'organo di coordianemento, di cui anche noi siamo membri, reagisce a ogni chiamata e a ogni appello d'aiuto. Le frane sono ancora un rischio pero' si stano calmando un po e delle commissioni di geologi sono sempre sul campo e cercano di salvare quello che si puo'. Alcuni non vogliono lasciare le loro case distrutte e rimangono nelle tende vicino alla casa.Ci sono tante storie tristi, soprattutto di coloro che hanno perso la propria casa in guerra e anche adesso.
I nostri team mobili visitano le famiglie che aiutiamo, ma anche altre che sono state colpite. Andiamo di piu' nelle zone dove non e' possibile arrivare senza fuoristrada e dove ancora nessuno ha portato alcun aiuto. Grazie alle nostre famiglie e ai rapporti corretti che da anni abbiamo con gli abitanti dei villaggio colpiti, siamo in grado di avere delle buone informazioni su cosa serve e a chi serve l'aiuto. Anche se spesso sento che alcune famiglie in altri posti in BiH ricevono aiuto da piu' fonti e lo chiedono sempre /probabilmente temono la fame che hanno sentito durante la guerra/ noi casi simili non ne abbiamo avuti. Per esempio, siamo andati in un villaggio, non lontano da Tuzla, che a causa delle frane e' stato completamente evacuato. Sono stati molto felici di vederci pero' ci hanno detto che regolarmente ricevono gli aiuti, che il comune ha promesso che avrebbe pagato 100 KM al mese alle famiglie che li avrebbero ospitait nelle loro case e che a loro non serviva niente. Una cosa simile e' successa anche con Janja. La prima volta che ci siamo andati non avevano niente e il nostro aiuto era veramente necessario. Oggi gli abbiamo contattati di nuovo e ci hanno detto che hanno di tutto a sufficienza.
Visto che si parla di abusi degli aiuti umanitari /per ora pochi casi sono stati scoperti/ e' stato messo in funzione un numero di telefono ed e' stata formata una squadra che reagisce a ogni segnalazione su qualsiasi forma di abuso con gli aiuti umanitari, sicche' ci aiuguriamo che di questi casi ce ne saranno sempre meno.
La fase piu' urgente e' passata, adesso ci troviamo a fare i conti con le conseguenze di lunga durata. Oltre alle case e alle strade distrutte, cominciano a essere fatti i conti dei danni che sono stati causati alle imprese e i risultati sono gia' scoraggianti. Alcune miniere sono state chiuse e ogni giorno cresce il numero di piccole imprese che chiudono. Il numero di coloro che rimarrano senza lavoro e la valutazione definitiva dei danni si sapra' a fine mese, pero' risulta gia' evidente che si trattera' di cifre enormi.
Un caro saluto dalla soleggiata Tuzla, Tuzlanska Amica
Tuzla, 31 Maggio 2014
Cari amici,
eccoci con nuovi aggiornamenti e nuove foto. Ci auguriamo di non mettervi inquietudine con il contenuto delle foto, ma sentiamo il bisogno di condividerle con voi.
La situazione a Tuzla si sta stabilizzando. Attualmente non sono in corso grossi smottamenti del terreno.
L'acqua e' ancora presente in alcune parti di Orašje, Odžak e piu' di tutti a Domaljevac, ma si sta comunque lentamente ritirando- dai 10 ai 15 cm al giorno, che' per gli abitanti e' troppo poco.
Le mine sono state spostate dai luoghi conosciuti in 33 comuni in Bosnia Erzegovina e adesso si possono trovare in localita' diverse; gia' ne sono state ritrovate nelle aree urbane a Brčko, Kalesija, Doboj, e per ora non ci sono stati incidenti. Si suppone che l'acqua abbia portato alcune mine anche in Serbia, e percio' si prevedono azioni di pulizia comuni.
I team mobili di Tuzlanska Amica ieri hanno visitato Sapna e Cerska e hanno portato l'aiuto necessario alle famiglie piu' colpite.
Gli abitanti di Sapna hanno vissuto e tutt'ora vivono un vero e proprio orrore. Prima il casino causato dagli allagamenti, mentre oggi devono fare i conti con un problema piu' grande- il terreno che non smette di spostarsi e distruggere tutto quello che per anni hanno costruito.
A scuola sono stati sistemati alcuni abitanti che sono stati evacuati dalle loro case, mentre molti si sono sistemati dai parenti e amici. Moltissime sono le persone che durante il giorno stanno nelle loro case distrutte o danneggiate e increduli assistono a quello che succede. I servizi sociali stanno mettendo tutte le loro forze per aiutare coloro che hanno bisogno di aiuto e per trovare una sistemazione almeno temporanea che possa essere sicura, ma sta procedendo tutto in modo difficile. Il bilancio annuale totale per questo comune e' di 1 milione di euro, mentre i danni agli immobili residenziali e commerciali e alle infrastrutture e' di gran larga superiore a questa cifra. Ieri nella sede di Amica abbiamo incontrato i giovani di IPSIA Milano, che erano appena tornati da Doboj e che si stavano preparando per il viaggio a Sapna, con i quali abbiamo rapporti di amicizia e contatti da anni e siamo stati veramente molto contenti perche' sappiamo l'importanza che la loro visita avra' per questo popolo che ha gia' sofferto tanto.
Cerska e' un villaggio che e' stato molto colpito dalla guerra. Le persone sono tornate e hanno ricostruito le case e alcuni profughi provenienti da altri posti avevano deciso di continuare la loro vita li. Una delle tante frane, che si e' registrata all'improvviso, ha portato via due case che la terra ha sepolto e una moschea ricostruita e le ha trascinato per centianaia di metri. Quello che e' rimasto e' solo un tetto e sorprendentemente il minaretto della moschea che e' rimasto in piedi. Una donna di Srebrenica, che ha perso il marito ed il figlio in guerra, e' morta mentre un'altra e' riuscita a essere messa in salvo. Le strade verso questo posto sono difficilmente percorribili, fino ad alcuni villaggi non si arriva anche se tutti stanno facendo il loro megli per ripulire le strade. E' ancora presente il problema del rifornimento dell'acqua.
Oggi a Tuzla e' un giorno speciale. La squadra di calcio locale, Sloboda (Liberta') , due anni fa e' uscita dalla serie A e oggi sta giocando la partita decisiva per la riqualificazione nella serie A.
Probabilmente ci riuscira' e siamo sicuri che stasera a Tuzla ci sara' una gran festa. Gli abitanti di Tuzla amano la loro squadra, e ci auguriamo sinceramente che anche quelli che sono rimasti senza casa per un' attimo riusciranno a dimenticare la propria tragedia che gli ha portato fuori dalle loro case.
Cari saluti,
Tuzlanska Amica
Tuzla, 30 Maggio 2014
Cari amici,
prima di tutto vorremmo ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato a comperare i fuoristrada. Senza di essi non avremmo potuto raggiungere molti posti, come potete vedere dalle foto in allegato.
Ringraziamo anche voi che ci avete aiutato e che continuate a farlo poter aiutare gli altri.
La situazione in Bosnia Erzegovina e' strana. Ci sono molte parti dove si fa fatica a vedere le tracce dell'alluvione oppure queste tracce non sono piu' visibili, mentre ci sono posti dove la gente ancora sta lottando per la soppravivenza. Sono molto commuoventi le scene delle persone che cercano di mettere in salvo gli animali domestici e gente pur mettendo in pericolo la propria vita rimane accanto a loro. Sono commuoventi le scene delle persone che, nelle zone con frane, non vogliono lasciare la propria casa, avendo paura di dover ancora una volta ricominicare dall'inizio.
Domaljevac, parte di Orašje e Odžak ancora oggi non possono tirare un sospiro di sollievo e iniziare a raccogliere i frantumi di una vita andata a pezzi, perche' l'acqua fatica a ritirarsi.
Doboj, Maglaj e Bosanski Brod, i piu' colpiti dalle alluvioni, continuano la loro lotta contro nuove pericoli che li stanno minacciando- infezioni, fame, perdita dei posti di lavoro...
La situazione e' difficile in molti villaggi- la strada verso Tuholj non e' stata ancora ripulita, Novo Selo vicino a Zvornik non siamo stati in grado di raggiungere neanche con i fuoristrada.
A Tuzla smottamenti del terreno si stano pian piano calmando. Ieri sono stati registrati danni a due immobili residenziali, che e' molto meno rispetto ai giorni scorsi.
Le nostre squadre mobili arrivano anche laddove gli altri non riescono e vedono molto piu' dei media, e soprattutto molto piu' dei politici. Le foto che ora vi mandiamo non sono belle, pero' purtroppo ritraggono la nostra realta'.
Un caro saluto da Tuzla,
Tuzlanska Amica
Tuzla, 27 Maggio 2014
Carissimi amici,
eccoci con gli ultimi aggiornamenti da Tuzla.
Anche se piu' volte il cielo si era fatto grigio e ci sono stati tanti tuoni, per fortuna non ha piovuto tanto. Siamo contenti che le frane esistenti non si siano mosse piu' di tanto. E ci auguriamo che rimanga cosi'.
Ieri si e' tentuto l'incontro al Ministero per il lavoro, politica sociale e rientro del Cantone di Tuzla. Erano presenti anche quasi tutti i direttori dei Centri per il lavoro sociale del Cantone di Tuzla.
Abbiamo ricevuto i dati esatti sul numero di persone evacuate e sul numero di case che sono state distrutte. Oltre a Tuzla, la situazione e' molto difficile anche a Kalesija e Gracanica, e' allarmante a Sapna e Celic, che sono un po piu' distanti e del cui loro dramma dovuto a frane si sa ben poco.
Per quanto riguarda il Cantone di Tuzla, non c'e' citta' che non abbia subito dei danni e di nuovo, Gradacac, Banovici e Lukavac sono quelle che se la sono vista meno brutta delle altre, seguite da Zivinice. Gradacac ha accolto molti sfollati provenienti da Bosanski Samac, che si trova in Repubblica Serba, e a cui sono stati i primi ad arrivare in soccorso.
Per quanto riguarda il resto della Bosnia, la situazione e' ancora estremamente difficile a Doboj e Maglaj, dove quasi tutto e' stato distrutto, e a Bosanki Samac. La situazione e' difficile anche nei paesini intorno a Zenica, dove alcuni villaggi non esistono piu'. La situazione e' catastrofica nei paesini intorno a Bijeljina, Orasje e Ozdak e nei dintorni di Brcko, dove l'acqua non si e' ancora ritirata e dove ci sono ancora tanti animali morti, nonostante ogni giorno vengono caricati in camion, messi a disposizione dalla Croazia, e portati negli inceneritori in Serbia.
In queste zone l'acqua si e' mantenuta per piu' tempo, il bestiame morto non e' stato rimosso nei tempi ottimali, sicche' e' grande il rischio di infezioni e gia' vengono messi in quarantena. Per fortuna non ci sono ancora epidemie.
E' incredibile la tenacia delle persone che fino all'ultimo rimangono nelle loro case sperando di riuscire a salvare almeno qualcosa.
Per quanto riguarda la distribuzione degli aiuti umanitari, purtroppo, ci sono ancora coloro fino ai quali l'aiuto necessario non e' ancora arrivato.
In alcuni posti la distribuzione avviene in modo lento, fino ad altri non e' possibile arrivare, in altri ancora viene distribuito anche a coloro che non ne hanno bisogno. Da quello che ci risulta non sono evidenti abusi degli aiuti, ma di ingiustizia comunque c'e' ne'.
In gran parte le persone si sono autoorganizzate e cercano di salvare quello che si puo' salvare. La solidarieta' e' ancora evidente, pero' e' un po triste vedere bar pieni di giovani in citta' , mentre nei paesini si sta lottando per la soppravivenza.
Il Sindaco di Tuzla, Jasmin Imamovic, e' tutto il tempo sul campo, e' un gradne sostegno per i cittadini e ha ingaggiato tutti i possibili geologi per far si che i danni siano meno possibili. Naturalmente a coloro la cui casa e' sull'orlo della distruzione tutto questo sembra lento, ma quello che e' stato fatto fin ora, si e' visto che e' sato fatto per bene. Tuzla e' circondata da frane, sul territorio del Comune di Tuzla costituiscono un terzo del numero complessivo in BiH, e i danni sono enormi. Ne sono state registrate gia' 1200! E in citta' ancora tutto appare normale.
Temo che il vero shock ci sara' quando vedremo quante altre persone sono rimaste senza lavoro per via delle fabbriche, miniere e agricoltura distrutte.
Il governo ha intenzione di assumere 2.000 giovani per sanare i danni dovuti alle alluvioni, pero' siamo ancora molto lontani dal numero di coloro che rimarranno senza alcun reddito.
Il Ministero dell'istruzione ha suggerito di annullare tutte le feste di maturita' e tutte le gite previste.
Le previsioni del tempo per oggi pomeriggio hanno messo ancora pioggia.
Un caro saluto,
la vostra Tuzlanska Amica